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Cantina vinicola
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Larino, Italia

L'azienda committente opera nel settore agricolo da generazioni ma si affaccia per la prima volta alla produzione vinicola con l’obiettivo di passare dal sistema produzione-vendita di materia prima al sistema produzione - lavorazione - vendita del prodotto trasformato, puntando sull’ accorciamento della filiera e sul recupero in loco del valore del prodotto. La volontà di salvaguardare la qualità ambientale del contesto, unita alla consapevolezza che la sostenibilità costituisce il requisito necessario di ogni attività umana, incanala le scelte progettuali verso soluzioni a basso impatto ambientale. Di qui la scelta della coltivazione biologica, di riservare parte del prodotto al mercato locale, del contenimento dei consumi energetici e di soluzioni costruttive innovative ed ecocompatibili.

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Dal punto di vista funzionale si riconoscono tre aree:

  • una tettoia metallica, parzialmente schermata da paramenti verticali, per l’alloggiamento delle attrezzature di scarico e spremitura;

  • un edificio dedicato alla lavorazione e immagazzinamento del vino;

  • un edificio, sviluppato su due livelli, dedicato alla vendita, all’accoglienza, alla promozione del prodotto ed all’amministrazione. I due blocchi di produzione ed accoglienza/vendita sono parte di un unico manufatto edilizio. Essi sono separati da alte logge strombate di cui quella rivolta verso la strada ha il valore iconico di gigantesco portale di ingresso alla struttura, La loggia posteriore apre invece una finestra sul circostante oliveto e sui circostanti vigneti.

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​Le scelte compositive indicate offrono il duplice vantaggio di facilitare la comunicazione tra le differenti aree funzionali e di rendere la struttura introversa in modo da isolarla da un contesto paesaggisticamente ibrido. L'ambito è infatti lontano dall’auspicata immagine della distesa incorrotta di vigneti e terreni coltivati. Riguardo al rapporto con il paesaggio si evidenzia la necessità di rendere riconoscibile la struttura nella visione dinamica e fugace che si ha percorrendo la strada statale antistante, di qui il grande portale, landmark di un paesaggio orizzontale privo di emergenze.

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L'edificio presenta planimetria romboidale di forma irregolare con altezze in colmo variabili.

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Le scelte architettoniche, ispirate ad un linguaggio contemporaneo, mirano a dare un contributo alla costruzione dell’immagine del prodotto, ponendosi come parte delle strategie di comunicazione e di marketing. 
L'istanza di contenimento dei consumi energetici è attuata attraverso forme passive: scelte tipologiche, distributive, di orientamento, di disegno delle aperture, di ventilazione, della qualità isolante degli involucri e si completa attraverso l’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile (solare) finalizzata all’ autosufficienza energetica.

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